Ho avuto il privilegio di vedere diversi cambiamenti nella fruizione musicale. Da adolescente era il periodo delle musicassette e dei primi Walkman con cuffiette ad archetto. Con i primi denari che guadagnavo andavo presso le edicole o nei negozi specializzati, per accaparrarmi l’ultima uscita di qualche artista italiano. Sì, lo ammetto! Avevo dei gusti musicali abbastanza basici… ero molto legato al Festival di Sanremo. In seguito arrivò il momento dei CD Audio. La differenza si sentì eccome! La qualità audio e la pulizia del suono non avevano precedenti. Secondo voi cosa decisi di fare? Lentamente, poco per volta, creai la mia raccolta discografica, tutta in CD.
Fu un bel periodo, dove iniziai ad ampliare l’ascolto verso generi musicali più vari: elettronica, rock, musica classica, e artisti sotto etichette indipendenti. Con il tempo i CD originali che possedevo gelosamente erano più di 200. Ma le cose cambiarono ancora. Arrivarono i maledetti Mp3. Ovviamente scherzo su maledetti! Con uno sforzo inedito da supereroe… per qualche tempo cercai di non assecondare il cambiamento. In effetti riscontravo che con l’ascolto in cuffia - o con un buon impianto Hi Fi - la resa dei brani musicali in Mp3 era un piccolo passo indietro rispetto alla fedeltà del suono. Non desidero annoiarvi con le differenze tecniche che in effetti esistono… ma nonostante tutto - anche io - abbandonai i CD a favore degli Mp3. Fu una decisione maledetta, perché per anni mi abituai ad ascoltare una compressione sonora troppo aggressiva e lontana dall’esperienza precedente.
C’è da dire però, che con l’avvento della musica liquida, quindi intangibile, formata da bit e non riversata su un supporto fisico, almeno un aspetto fu migliorato notevolmente. Conservare centinaia di Album non occupava spazio reale nella nostra abitazione. Era tutto lì, conservato nel PC o in qualche supporto di memoria. Anzi se dobbiamo dirla tutta, da più di una decina d’anni, una delle alternative che sempre più utenti intraprendono è utilizzare le piattaforme di streaming musicale come Spotify, Deezer, Amazon Music eccetera. Nelle loro versioni gratuite la qualità di ascolto è simile ad un Mp3 abbastanza compresso.
Ed ecco l'idea che porto avanti da un po’ di tempo. Voglio crearmi nuovamente una raccolta musicale a livelli seri, con centinaia di Album acquistati in digitale, però di una qualità di ascolto superiore rispetto all’MP3. Quindi al posto di fermarmi alle sole piattaforme streaming, ho deciso di investire direttamente nell'acquisto di Album musicali che rimarranno miei. E’ vero che per intraprendere questa strada ci vorrà un po’ di pazienza, un po’ come quando si andava in giro per negozi per creare la propria raccolta musicale definitiva… ma c’è più soddisfazione almeno per me. In pratica come si può fare? Si possono acquistare gli Album musicali in formato FLAC. Il FLAC è un codec audio libero (ricordo che l’MP3 è un formato proprietario sottoposto a brevetto). A parte questa differenza, il formato FLAC vi permette di avere la stessa qualità audio di un CD audio, ma in formato digitale. Sono solo pregi, a differenza dell’MP3 che per consentire un utilizzo limitato di memoria digitale, comprime l’audio d'origine, modificandolo in maniera pressoché definitiva.
Per l’acquisto di musica in formato FLAC vi consiglio tre siti: il mio preferito è Qobuz negozio di musica online francese ma presente anche in lingua italiana, davvero ben fatto e completo sotto tutti i punti di vista; un sito interessante è anche 7digital che spesso propone dei prezzi davvero scontati sugli interi Album; il terzo sito che consiglio per l’acquisto di musica in FLAC è Bandcamp, si tratta di una piattaforma che permette in autonomia agli artisti o alle etichette indipendenti di vendere la propria musica.
Questa è per me la soluzione ideale per fruire la musica digitale, così riesco ad avere il meglio della tecnologia continuando a non occupare spazio in casa.